Dal 23 novembre, il traffico dati degli abbonamenti degli studenti delle scuole superiori sarà escluso dal consumo di gigabyte. L’iniziativa di Tim, Vodafone e Wind Tre su invito del Governo, a causa del protrarsi della chiusura delle scuole superiori fino a gennaio.
“Una decisione molto utile che agevolerà i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto – ha sottolineato la presidente del Corecom Marianna Sala – e che potrà dare un forte incentivo alla didattica a distanza (DAD)”.
L’iniziativa è maturata negli ultimi giorni, quando è apparso chiaro che a causa della recrudescenza dell’epidemia delle ultime settimane, la chiusura delle scuole superiori rischia di protrarsi fino al 7 gennaio 2021.
Tra i problemi posti dal passaggio da una didattica in presenza ad una didattica a distanza (DaD), è emerso anche quello della connessione a internet, in presenza di diverse e disomogenee realtà sociali e culturali non solo a livello nazionale, ma anche all’interno della stessa regione.
La carenza del wi-fi, che l’Istat ha riscontrato nel 25 % delle famiglie, ha costretto molti studenti ad esaurire gli abbonamenti telefonici, consumando tutto il traffico dati a disposizione e rinunciando in moltissimi casi ad avvalersi della didattica a distanza.
Da qui, l’iniziativa congiunta delle ministre dell’Istruzione Lucia Azzolina, per le Pari opportunità Elena Bonetti, per l’Innovazione tecnologica Paola Pisano e del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli nei confronti dei principali operatori telefonici nazionali.
Da oggi però i giga usati per seguire le lezioni vengono congelati, perché Tim, Vodafone e Wind Tre escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti e agli studenti e alle studentesse costrette a seguire le lezioni da remoto non sarà posto a carico nessun consumo di gigabyte.
L’offerta è senza costi e si disattiverà automaticamente dopo tre mesi.