Contenuti per adulti, gioco d’azzardo e scommesse, armi, violenza, odio e discriminazione, promozione di pratiche che possano danneggiare la salute, sette e Anonymizer (siti che forniscono strumenti per l’anonimato online), sono le principali categorie che, secondo le linee guida adottate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) lo scorso 25 gennaio (delibera n. 9/23/CONS) e operative dal prossimo 21 novembre, devono essere assoggettate al parental control, stabilendo che i Sistemi di Controllo Parentale (SCP) siano inclusi di default nelle offerte dedicate ai minori.
Il pacchetto di misure, volte a rafforzare il controllo all’accesso dei contenuti disponibili in rete da parte dei più giovani, prevede, tra le altre cose, che i gestori di telefonia mettano gratuitamente a disposizione dei clienti dei sistemi di controllo tramite i quali i genitori possano filtrare i contenuti non adatti ai minori e dispone che, dove questi sistemi siano già attivi, ne sia data massima pubblicità anche attraverso messaggi allegati alle fatture telefoniche. In particolare, i Sistemi di Controllo Parentale (SCP) dovranno essere pubblicizzati sui siti web dei fornitori di Servizi di Accesso a Internet (ISP), nelle carte dei servizi e con campagne di comunicazione mirate, in modo da consentire ai consumatori di compiere scelte informate.
Per ulteriori informazioni, gli utenti possono rivolgersi al proprio operatore di accesso a Internet.